03/06/14

RECENSIONE - Memorie d' una ragazza perbene di Simone de Beauvoir


Ieri mattina ho concluso la lettura di Se una notte d'inverno un viaggiatore di Calvino. Prima di parlarvi di questo libro, però, vorrei dedicare un po' di tempo ad un libro che per me è stato veramente importante.
La lettura risale a Marzo e potrei quasi dire che è stato questo libro a portarmi poi ad essere qui, nella blog-sfera. E' stato capace di darmi la giusta spinta a dedicarmi di più alle cose che mi piacciono e a provare ad essere la persona che vorrei. 
Parlarne, dunque, non è facile per me. Ho quasi un po' di timore: vorrei riuscire a trasmettervi bene quello che questo libro è e quello che è riuscito a trasmettermi.

Titolo: Memorie d'una ragazza perbene
Autore: Simone de Beauvoir
Editore: Einaudi
Pagine: 380
Prezzo: 12,00€

Trama:
Infanzia e adolescenza costituiscono la trama quasi romanzesca di Memorie d'una ragazza perbene, prima parte dell'autobiografia di Simone de Beauvoir. Le tappe obbligate d'una educazione sentimentale, l'inevitabile scontro con la famiglia e l'ambiente sociale dell'alta borghesia francese conservatrice e bigotta, i meschini pregiudizi d'un mondo in declino insieme con i primi dubbi, i contrasti sentimentali, le tensioni, accompagnano il lungo viaggio verso la conquista di sé, fino agli anni dell'università e l'incontro con alcune tra le più note figure della cultura francese, da Simone Weil a Raymon Aron, da Merleau-Ponty a Roger Vailland e Jean-Paul Sartre.




"Mi sedevo sulla poltrona di cuoio, accanto alla libreria, facevo cricchiare tra le mani i libri nuovi, ne aspiravo l'odore, guardavo le figure, le carte, scorrevo una pagina di storia: avrei voluto in un solo colpo d'occhio animare tutti i personaggi, tutti i paesaggi nascosti nell'ombra dei fogli neri e bianchi. La loro muta presenza, e il potere ch'io avevo su di essi, m'inebriava."









Il 9 Gennaio 1908, in una Parigi a cavallo tra le due guerre mondiali, nasce Simone de Beauvoir. Sarà proprio lei, in Memorie d'una ragazza perbene, a raccontarci i suoi anni da bambina e quelli da adolescente, fino ai primi anni universitari ( la sua autobiografia continua poi con altri due volumi).

A fare da sfondo alla vita della giovane Simone, c'è la borghesia francese, quella bigotta in cui è giusto credere in Dio ed è sbagliato il contrario, in cui le ragazze perbene non lavorano ma sposano un uomo che possa mantenerle. Lei, però, non si lascia influenzare dalla società in cui vive.


A salvarla, sin da piccola, sono stati i libri. Questa sua sete di conoscenza e di voler imparare sempre nuove cose la portano a sviluppare un senso di superiorità rispetto alle sue compagne di classe. Simone risulta quasi antipatica, nelle sue pagine, con questo suo fare un po' altezzoso. Ma la sua fragilità e la sua grande intelligenza riescono facilmente a tramutare l'antipatia in stima e quasi in un pizzico d'invidia.
La solitudine, l'inadeguatezza caratterizzano gran parte della sua vita. Da piccola si ritrova a non essere compresa, a sentirsi diversa dagli altri; ritroviamo tra le pagine tutti i moti interiori di Simone, tra gioie, insicurezze e paure.

La sua infanzia e adolescenza non sono sempre state solitarie. A farla compagnia troviamo la sorella, Poupette, a cui si divertiva a fare da insegnante; abbiamo poi Zaza, l'amica più fidata, quella per cui sviluppa una passione quasi ossessiva, che rimane quasi un po' in bilico tra semplice amicizia e amore; e poi l'affascinante cugino Jaques con cui si sviluppa questa storia-non storia d'amore che le provoca confusione e che in alcuni momenti la porta allo sbando.

"Nonostante le mie amicizie, e il mio incerto amore, mi sentivo sempre molto sola; nessuno mi conosceva né mi amava tutt'intera, così com'ero; per me, nessuno era né avrebbe mai potuto essere 'qualcosa di definitivo e di completo', pensavo"

Nonostante la sua 'cerchia' di amici la monotonia e l'insoddisfazione continuano sempre ad aleggiare in lei. La sua vita è sempre tormentata, sempre drammatica. 
La rinascita avverrà negli anni universitari. Dopo il rifiuto della religione decide di prendere gli studi per diventare insegnante ed è durante questi anni che conosce Sartre e il suo gruppo di amici. L'esperienza e l'intelligenza di quest'uomo saranno illuminanti per Simone, tant'è che diventeranno poi compagni di vita.

In ogni caso la vita non smetterà di metterla alla prova. Il libro si conclude con un fatto che la segnerà nuovamente, riportandola ad un periodo buio.
La forza di questa donna però, traspare da ogni pagina del libro e quello che più mi ha colpito è la grande consapevolezza che ha di se stessa. Nata è cresciuta in una società fatta dagli uomini e pensata per gli uomini si è fatta strada e ha dato prova di grande passione e determinazione.

La grande curiosità, la forza vitale e tutta l'energia che sprigiona questa grande donna sono state d'ispirazione per me, ne è venuta fuori come una spinta a voler fare sempre meglio, a non vergognarmi di voler puntare in alto perché se senti di valere qualcosa è giusto che tu creda in te stesso e nella riuscita dei tuoi obiettivi.
Ogni pagina è stata ricca di spunti di riflessione ed è impossibile non essere condizionati da questa lettura. 
La mia sete di conoscenza sulla vita di questa donna non si è esaurita, infatti leggerò sicuramente gli altri libri che contengono la sua autobiografia.



"Mi rimproveravo di essere doppia, ipocrita. Ma non pensavo affatto a rinnegarmi: "Voglio la vita, tutta la vita. Mi sento curiosa, avida, avida di bruciare più ardentemente di chiunque altro, e a qualsiasi fiamma."




Voi avete letto questo libro? Come lo avete trovato?





16 commenti:

  1. Bella recensione! Sappiamo bene che affrontare Simone De Beauvoir non è semplice, ma ci sei riuscita.
    Ho sempre voluto leggere questo libro, ma chissà quando lo farò.
    Ho, inoltre, visto che stai leggendo Diego e Frida: a me è piaciuto molto.

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    1. Grazie mille! Spero che riuscirai a leggere presto questo libro, sono curiosa di scoprire quale effetto faccia sugli altri :D
      Il libro che ho in lettura mi sta piacendo molto. Diciamo che è una sorta di preparazione per la mostra su Frida (nel fine settimana vado a vederla a Roma *.*) Se non l'hai letto ti consiglio anche Frida Kahlo di Rauda Jamis...ho trovato davvero molto bello anche quello. Appena finisco Diego e Frida dedico un post ad entrambi :)

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  2. Non ho letto questo romanzo, anche se ne ho spesso sentito parlare.
    Ti ringrazio di aver raccontato che cos'è stato per te questa lettura: grazie alle tue parole ho deciso di segnarmi il titolo ^.^

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    1. Sono contenta di essere riuscita a farti segnare il titolo :D Spero anche che riuscirai a leggerlo presto :D

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  3. Curiosamente non ho ancora letto nulla della Beauvoir, e questa prima autobiografia mi sembra bella e ispiratrice...spero di riuscire a leggerla al più presto! comunque complimenti per la recensione ben fatta :)

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    1. Grazie mille! Io ho conosciuto Simone con questo libro, credo che leggerò prima gli altri restanti della sua autobiografia prima di leggere i suoi altri lavori! Quando la leggerai sarò curiosa di scoprire l'effetto che ha avuto su di te!

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  4. Ho letto questo libro quando avevo 18 anni e tu mi hai fatto tornare alla memoria dei bellissimi ricordi e una gran voglia di rileggere questa autobiografia...il suo maturare una tale determinazione e compiere le sue scelte di vita in un mondo, come dici, fatto dagli uomini per gli uomini, non può che essere fonte di ispirazione per tutti... :-)

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    1. Vorrei aver avuto la fortuna di leggerlo a 18 anni, come te. Probabilmente mi avrebbe fatto prendere coscienza di molte cose e magari mi avrebbe dato la giusta spinta per avventurarmi in quelle strade tortuose che prontamente ho evitato!
      Sono contenta, comunque, di averti fatto tornare alla mente bei ricordi e la voglia di rileggere questa autobiografia :)

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  5. In wl da un po' di tempo, vorrei leggerla a breve!!!Bellissima recensione!! ^^

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    1. Grazie Pila!! Spero che lo leggerai presto!:)

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  6. Non conosco né l'autrice né il libro, ma entra nella lista delle future letture immediatamente. Sembra bellissimo.

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    1. Sono contenta di averti fatto scoprire questa magnifica donna! :D Per me è stato veramente illuminante e spero che abbia lo stesso effetto anche sugli altri!

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  7. Simone de Beauvoir è una di quelle autrici che mi ispirano tantissimo ma di cui non ho ancora letto nulla - inspiegabilmente - ; insieme a lei ci sono Amélie Nothomb, Alice Munro e Irène Némirovsky. Ma voglio rimediare, e questo tuo post mi ha convinto a iniziare proprio da questa autobiografia! ^_^

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    1. Spero che Simone abbia anche su di te il bellissimo effetto che ha avuto di su me! :D
      Della Nothomb ho letto un solo libro e mi è piaciuta molto (mi sono ripromessa di leggerla ancora). La Munro e la Nemirovsky invece sono nella mia libreria che attendono :D

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    2. Anch'io ho sempre voluto leggere la Beauvoir, anche la Berberova e la Szabò :)
      Di donne mi piace solo Agota Kristof per ora, la Némirovsky non male ma me l'aspettavo più tosta, mentre la Munro devo ancora leggerla, mi attende in libreria "Nemico, amico, amante...".

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